A
Attualità
Attualità, 10/2005, 15/05/2005, pag. 332

G. Dossetti, La piccola famiglia dell'Annuziata,

U. Mazzone

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2013-8

Card. Jozef Glemp (1929-2013) - Un prudente mediatore. La Chiesa polacca nella transizione

U. Mazzone
Con Jozef Glemp, morto il 23 gennaio 2013, se n’è andato uno dei protagonisti di una stagione, ormai conclusa, che tanto ha segnato la storia europea dell’ultimo ventennio del XX secolo. Jozef Glemp nacque il 18 dicembre 1929 a Inowroclaw (Polonia) da una famiglia operaia (il padre era minatore), e divenne sacerdote nel 1956. Dopo aver studiato a Roma alla Pontificia università lateranense e alla Gregoriana ed essersi laureato in utroque iure, ritornò in Polonia nel 1964. Al 1967 risale quella che può essere considerata la svolta che ha determinato tutta la sua vita successiva. Nel dicembre di quell’anno entrò infatti nella segreteria del primate di Polonia, il carismatico card. Stefan Wyszynski, divenendone uno dei più fidati collaboratori. Nel 1979 il nuovo papa polacco Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Warmia, per poi sceglierlo, dopo la morte del card. Wyszynski il 28 maggio 1981, a succedergli il 7 luglio dello stesso anno come arcivescovo di Gniezno; divenne di conseguenza primate di Polonia, in quanto Gniezno era allora unita in persona episcopi all’arcidiocesi di Varsavia.
Attualità, 2012-12

Macedonia-Note di viaggio: ai confini degli imperi. Involuzione politica e identità etnico-religiose

U. Mazzone
Dopo una pacifica uscita dalla Iugoslavia, nel 1991, la Repubblica di Macedonia ha mantenuto una sua autonomia statuale, con gli stessi confini.1 È un paese multietnico (66,6% macedoni, 22,7% albanesi, 4% turchi, 2,2% rom, 2,1% serbi, 2,4% altri) e multireligioso (67% cristiani ortodossi, 30% musulmani, 3% altre religioni) con capitale Skopje e con una popolazione di 2.100.000 abitanti. Dal 2006 è al potere una coalizione conservatrice guidata dal primo ministro Nikola Gruevski. La questione internazionale aperta più grave, e che continua a impedire l’ingresso della Macedonia nell’Unione Europea e nella NATO, è la disputa sull’uso del nome «Macedonia» con la Grecia, la quale teme che un tale uso esprima aspirazioni annessionistiche sulla sua regione del Nord.2 Così permane l’anacronismo di un paese che in campo internazionale è denominato per quello che non è più: Former Yugoslav Republic of Macedonia (FYROM),Repubblica ex-iugoslava di Macedonia. La situazione economica è assai delicata, con povertà diffusa e retribuzioni basse (lo stipendio medio netto è di circa 350 euro). Altissima è la disoccupazione (oltre 30%). Qualche compensazione viene da una diffusa economia sommersa. Manca un vero e proprio settore industriale moderno in espansione. L’agricoltura ha grandi potenzialità ma è condotta con metodi superati.
Attualità, 2005-4

G. Alberigo (a cura di), L'"officina bolognese" 1953-2002

U. Mazzone
LIBRI del MESE Segnalazioni G. Alberigo (a cura di), L��officina bolognese� 1953-2002, EDB, Bologna 2004, pp. 248, � 18,50. 881014019      Chi si accingesse a delineare un panorama, a partire dalla met� del XX secolo a oggi, degli studi storico-religiosi, non solo italiani, non potrebbe evitare di confrontarsi con l�esperienza e le ricerche svoltesi al...