Tra i più vistosi fenomeni del mondo attuale si può collocare la risemantizzazione della categoria di «antisemitismo»
Si parte da un testo che possiamo sentire urticante e piuttosto antimoderno. C’è una coppia, sono Sara e Tobia; in modo alquanto avventuroso sono diventati marito e moglie, ma il testo informa che si amano, addirittura lui «l’amò al punto da non saper più distogliere il cuore da lei» (Tb 6,19).
Northrop Frye, nel 1982, definì la Bibbia come un «grande codice» culturale, per dire che è stata e continua a essere un immenso repertorio da cui artisti, narratori, poeti, musicisti, filosofi, studiosi di tante discipline umanistiche, ma anche scientifiche, hanno ricavato e non cessano di trarre le loro immagini, i loro simboli, i loro concetti, i loro principali e più suggestivi riferimenti ideali, etici, estetici.
Al termine di questa riflessione sul percorso del diritto italiano di libertà religiosa* si possono tentare alcune brevissime considerazioni prospettiche che evidenziano come le dinamiche di tale diritto riflettano, in realtà, movimenti più vasti, riscontrabili, pur secondo intensità e combinazioni differenti, anche negli altri ordinamenti europei.
Rileggere la Bibbia attraverso brevi ritratti che delineano alcune categorie inusuali: sono le Sconosciute, i Manchevoli, i Carnefici (volontari o involontari) tratteggiati da Alice Bianchi, giovane teologa e membro del Direttivo del Coordinamento teologhe italiane.
I primi atti compiuti da Donald Trump all’inizio del suo secondo mandato alla presidenza degli Stati Uniti hanno provocato un vero e proprio terremoto nell’opinione pubblica.
Nel 1971 Harold J. Berman fu invitato dalla Boston University a tenere le Lowell Lectures on Theology. Nel 1974 l’editore Abingdon Press pubblicò le conferenze, corredate di note, in forma di saggio unitario in 4 capitoli con una introduzione e un post-scriptum.
Nel discorso pubblico di papa Francesco il sintagma «inutile strage» appare in maniera discontinua, ma con una certa frequenza. Il richiamo, comprensibilmente concentrato attorno alla partecipazione del pontefice alle numerose commemorazioni centenarie della Grande guerra.
La recezione dei libri di Wilhelm Schapp non è stata facile, anche perché egli fece ricerca filosofica al di fuori di un’istituzione universitaria.
Ho fatto un sogno. Dal balcone della basilica di San Pietro a Roma si affacciava il papa appena eletto. Spiegava alla folla il nome che aveva scelto.