Attualità, 16/2008, 15/09/2008, pag. 579
La sobrietà. Salvaguardia della natura e lode del creato
Il 1° settembre si è celebrata la III Giornata per la salvaguardia del creato indetta dalla Conferenza episcopale italiana (CEI). Il tema di quest’anno era «Una nuova sobrietà per abitare la terra». Il messaggio di presentazione era incentrato sui consumi e sull’ombra implacabile che li accompagna: i rifiuti. Come ha argutamente scritto Maurizio Ferraris: «Come in un’allegoria barocca, le montagne d’immondizia guardano tutti gli altri miti di consumo con un sorriso egizio: “Ero quello che sei, sarai quello che sono”» (Domenicale de Il sole 24 ore, 6.7.2008). La Conferenza episcopale, nel suo linguaggio esortativo, non può concedersi battute penetranti; è obbligata piuttosto alla citazione riverente. È quanto fa fin dalle prime righe del messaggio di presentazione, là dove afferma: «È un dovere richiamato con forza da Benedetto XVI (…): “Dobbiamo avere cura dell’ambiente: esso è stato affidato all’uomo perché lo custodisca e lo coltivi con libertà responsabile, avendo come criterio orientatore il bene di tutti” (n. 7). È un impegno che ci rimanda a s. Francesco d’Assisi e alla lode da lui rivolta al Creatore per “sora nostra madre Terra”, che tutti ci sostiene».
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