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Attualità
Attualità, 20/2008, 15/11/2008, pag. 706

Un confronto fra teologia e storia: la storia umana come luogo teologico

P. Prodi
La salvezza viene talora presentata ai giovani come evento senza storia. L’assenza della storia non si configura come pericolosa solo per l’auto-comprensione delle società, ma anche per la Chiesa. Senza le tradizioni della fede cristiana il senso della Chiesa diviene non più percettibile. Il confronto tra storia e teologia, il significato reciproco della loro co-appartenenza divengono essenziali. Oltre lo «storicismo» e il «relativismo» è forse percorribile la via di una relatività come luogo di relazione aperta in questo reciproco confronto. I due saggi che presentiamo, quello dello storico Paolo Prodi e quello del teologo Peter Walter, sono stati presentati a Bologna il 3 dicembre scorso, durante il terzo convegno della Facoltà teologica dell’Emilia Romagna.

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P. Prodi

A conclusione del convegno «Quando i cattolici non erano moderati» organizzato dalla Fondazione Ermanno Gorrieri (Modena, 28-29.11.2008), il prof. Paolo Prodi ha sviluppato una riflessione sull'identità del cattolicesimo democratico che proponiamo come dibattito. «A ogni inizio corso dico sempre ai miei studenti che è completamente falso affermare che la storia coincide con la memoria: certo dobbiamo ricordare e cercare di ricostruire il più possibile il passato, non per rimanerne prigionieri, ma per liberarcene o, ancor meglio, per diventare più liberi rispetto al misero presente della cronaca politica quotidiana. Oggi la riflessione storica è necessaria, ma l’urgenza del momento richiede una parola forte e attuale. Tutto è cambiato intorno a noi negli ultimi trent’anni e una memoria troppo incombente rischia d’impacciarci nei movimenti, di toglierci agilità (...)».