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Attualità
Attualità, 14/2009, 15/07/2009, pag. 495

Cercare Dio nell'età della scienza. L'universo come creazione

J. Polkinghorne
L’idea che la teoria dell’evoluzione, elaborata dalla scienza moderna a partire dalle scoperte di Darwin 150 anni fa, debba necessariamente andare a braccetto con il materialismo ateo è ormai sostenuta solo dalle posizioni fondamentaliste rispettivamente assunte dai creazionisti, i quali negli Stati Uniti s’oppongono all’insegnamento dell’evoluzione nell’ora di scienze, e da alcuni sedicenti scienziati, che affermano che la scienza abbia dimostrato l’inesistenza di Dio. Il magistero della Chiesa cattolica in realtà ha da tempo accolto la teoria dell’evoluzione, per quanto essa abbia ricadute critiche sulla concezione dell’uomo e del mondo (e modo) in cui esso agisce, molto più di altre teorie scientifiche concettualmente altrettanto dirompenti. È quindi più che mai aperta per la teologia – e non per il discorso scientifico – la sfida di pensare Dio nell’età della scienza, approfondendo e valutando criticamente i tentativi avanzati in tale ambito (S. Morandini) e cercando di sviluppare le risorse offerte sinora dal discorso teologico (J. Polkinghorne). Con la consapevolezza che un discorso metodologico rigoroso non può che rimarcare la separazione degli ambiti, e confermare la natura della teologia come conoscenza non assoluta (P. Stefani).

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