Attualità, 14/2010, 15/07/2010, pag. 437
Belgio - Perquisiti i vescovi: l'ombra delle vittime. La giustizia, gli abusi e le tensioni
Per la prima volta in un paese occidentale e democratico un’intera conferenza episcopale riunita in assemblea è stata sottoposta a una perquisizione. È successo in Belgio il 24 giugno: alle 10.30 le autorità giudiziarie e le forze di polizia (una trentina di persone) hanno perquisito l’arcivescovado di Malines-Bruxelles, sequestrando documenti, telefonini e impedendo ai vescovi presenti di uscire fino alle 19.30. Secondo il portavoce, Eric de Beukelaer, non è stata un’«esperienza piacevole» anche se si è svolta in modo «corretto». In contemporanea sono state perquisite l’abitazione del card. G. Danneels, arcivescovo emerito di Malines-Bruxelles (a cui è stato requisito il computer) e la sede della Commissione indipendente di indagine sulle violenze da parte dei preti a Lovanio (con il sequestro dei 475 dossier), e sono state ispezionate le tombe dei cardd. Jozef-Ernest Van Roey e Léon-Joseph Suenens nella cattedrale di Saint Rombout.
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