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Attualità
Attualità, 10/2011, 15/05/2011, pag. 345

Assisi 25 anni dopo: vicini l'un l'altro, vicini a Dio. Intervista al card. Roger Etchegaray

P. Stefani
L’idea di Benedetto XVI di convocare ad Assisi il 27 ottobre 2011 una «giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo», richiamando l’iniziativa inedita assunta dal suo predecessore Giovanni Paolo II e invitando nuovamente a unirsi a questo cammino «i fratelli cristiani delle diverse confessioni, gli esponenti delle tradizioni religiose del mondo e, idealmente, tutti gli uomini di buona volontà», offre oggi l’occasione per riflettere su quell’intuizione profetica con chi ne fu l’ideatore, il card. Roger Etchegaray, all’epoca presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace. «L’atto di fondazione non può essere ripetuto», afferma il card. Etchegaray, che racconta da dove nacque l’idea di Assisi 1986, su quali presupposti e prospettive si basò, quale fu il ruolo assegnato alla preghiera in una dimensione interreligiosa. A complemento mons. Michael Fitzgerald, dal 2002 al 2006 presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, ripercorre i momenti salienti del riavvicinamento che dopo Assisi ha portato i leader delle maggiori religioni mondiali a incontrarsi sempre più frequentemente nel dialogo.

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