Attualità, 12/2012, 15/06/2012, pag. 409
Argentina-Chiesa e consumo di droga: a nome dei poveri. I vescovi si oppongono alla depenalizzazione
Nelle due camere del Congresso argentino sono stati depositati alcuni progetti di legge destinati a depenalizzare il possesso di droga per uso personale. La maggior parte di queste iniziative, presentate da parlamentari delle varie forze politiche e anche dalle forze di governo, parte dal presupposto che l’attuale legislazione non è sufficiente a evitare la diffusione di droghe dannose alla salute, per il semplice motivo che le sanzioni colpiscono i consumatori, mentre non vengono perseguiti i responsabili del traffico e dello spaccio degli stupefacenti. Le leggi argentine puniscono attualmente con il carcere chiunque sia sorpreso in possesso di droghe, anche quando le stesse sono destinate all’uso personale. I dati ufficiali registrano negli ultimi anni un aumento sostanzioso del consumo di cannabis (specialmente tra i giovani), di paco (un sottoprodotto della pasta base di cocaina, con un alto potere distruttivo sull’organismo) e, in minor misura, di cocaina, di altre sostanze stupefacenti e di anfetamine.
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