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Attualità
Attualità, 18/2012, 15/10/2012, pag. 595

Volontariato - La proposta del MoVI: le strade della prossimità. Andare oltre il professionismo

Movimento di volontariato italiano
Il percorso è partito nel 2011, Anno europeo del volontariato. Di qui il Movimento di Volontariato italiano (MoVI) ha lanciato una serie di riflessioni culminate in un laboratorio nazionale che ha radunato a Roma dal 1° al 3 giugno scorso 350 volontari e giovani italiani. Nato nel 1978 a opera di don Giovanni Nervo e Luciano Tavazza (1927-2000; Regno-att. 10,2000,355), che associarono una serie di gruppi sparsi sul territorio nazionale, il MoVI con il laboratorio «Strade nuove per l’Italia» ha costatato che la crisi dei paesi occidentali spinge alla riformulazione di un nuovo modello di sviluppo. Per questo il volontariato deve fare tesoro, attraverso il rilancio della dimensione profetica della solidarietà che l’aveva caratterizzato nei suoi inizi, di quella «riserva di gratuità» che tuttora è presente nel paese per uscire dalla crisi e riavviare «il cammino della società italiana, orientandola verso il compimento di quella profezia» attraverso cinque «strade nuove» confluite nel manifesto che qui pubblichiamo.

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