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Attualità
Attualità, 4/2012, 15/02/2012, pag. 96

USA - Vescovi cattolici e Obama: rimanere civili. Obiezione di coscienza e ruolo pubblico religione

B. Cupich
Ai piedi di quella croce, nelle migliaia di chiese in tutta la città, io mi figuravo le storie di normale gente nera che si mescolavano alle storie di Davide e di Golia, di Mosè e del faraone, dei cristiani nelle fauci dei leoni, del campo di ossa aride di Ezechiele. Quelle storie – di sopravvivenza, e libertà, e speranza – sono divenute la nostra storia, la mia storia; il sangue che è stato versato era il nostro sangue, le lacrime le nostre lacrime; così che questa chiesa nera, in questo giorno chiaro, ancora una volta parve una barca che trasportava la storia di un popolo verso le generazioni future e un mondo più vasto. (da I sogni di mio padre, di Barack Obama) Il 10 febbraio il presidente Obama ha annunciato quello che i funzionari dell’amministrazione governativa definiscono un «adattamento» della precedente decisione del Dipartimento USA per la salute e i servizi umani (HHS) di fissare in senso restrittivo le esenzioni motivate da obiezione di coscienza per gli enti religiosi che forniscono ai propri dipendenti la copertura assicurativa per le spese mediche. Al momento in cui si scrive questo articolo i dettagli di tale «adattamento» non sono stati ancora completamente esaminati. Occorrerà studiare con cura che cosa comporterà in pratica questa ulteriore articolazione della politica governativa.

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