A
Attualità
Attualità, 6/2014, 15/03/2014, pag. 145

Papa Francesco 2013-2014: il Vangelo è ancora possibile

G. Brunelli
A un anno dall’inizio del suo pontificato, papa Francesco è sempre più ammirato e amato dalle genti, dentro e fuori le Chiese, e sempre più guardato con sospetto, scetticismo e contrarietà da una parte consistente delle gerarchie ecclesiastiche. Non è una questione politica. È una questione ecclesiale, cioè di come debba essere oggi una Chiesa testimone ed evangelizzatrice; è questione di come annunciare nuovamente la fede cristiana e dunque è questione di identità della Chiesa.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2015-2

Politica in Italia: una questione democratica

Renzi vince per solitudine. Senza oppositori il sistema politico rischia un nuovo blocco

G. Brunelli
L’elezione del XII presidente della Repubblica, il 31 gennaio scorso, nella persona di Sergio Mattarella (665 voti su 995, al 4o scrutinio), rappresenta, com’è stato osservato, il punto d’equilibrio più avanzato nel sistema attuale delle forze che interagiscono nelle istituzioni. Se il suggerimento a Renzi è venuto da Napolitano, è stato un buon suggerimento.
Attualità, 2015-2

Crisi ucraina: la sfida russa

Intervista a S. Shevchuk, arcivescovo maggiore degli ucraini

G. Brunelli
La crisi ucraina sembra giunta a un punto drammatico. Forse un punto di non ritorno. Il primate greco-cattolico: «Non è una guerra civile, ma un'aperta invasione delle forze russe in Ucraina»
Attualità, 2015-2

Santa Sede - Concistoro: non siamo una casta

G. Brunelli
La «riforma non è fine a sé stessa, ma un mezzo per dare una forte testimonianza cristiana; per favorire una più efficace evangelizzazione; per promuovere un più fecondo spirito ecumenico; per incoraggiare un dialogo più costruttivo con tutti. La riforma, auspicata vivamente dalla maggioranza dei cardinali nell’ambito delle congregazioni generali prima del conclave, dovrà perfezionare ancora di più l’identità della stessa curia romana, ossia quella di coadiuvare il successore di Pietro nell’esercizio del suo supremo ufficio pastorale per il bene e il servizio della Chiesa universale e delle Chiese particolari. Esercizio col quale si rafforzano l’unità di fede e la comunione del popolo di Dio e si promuove la missione propria della Chiesa nel mondo». Le parole con le quali papa Francesco ha aperto il Concistoro del collegio cardinalizio, il 12 e 13 febbraio scorso, indicano finalità, metodo e tempi della riforma.