J.D. Caputo, Filosofia e teologia
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Il fatto che la nascita e la morte non siano per noi esseri umani esperibili in modo diretto e cosciente – ma che da queste esperienze ne siamo inizialmente toccati soltanto attraverso il nascere e il morire d’altri – è il pensiero umanamente e teologicamente rivelativo da cui prende l’avvio il testo di Sequeri, che si manifesta denso di riflessioni e meditazioni teologiche.
Tomáš Halík – teologo, filosofo e sacerdote cattolico ceco –, già noto al pubblico italiano per una serie di contributi dedicati al futuro della fede cristiana nella società contemporanea, torna a riflettere sull’attuale cambiamento d’epoca che coinvolge radicalmente tutte le religioni, aprendo la domanda circa il loro ruolo in una società globalizzata e multiculturale.
Giuseppe Ruggieri, docente di Teologia fondamentale, che in questo testo vuole «comunicare la lezione della vita» (7) che gli è stato dato di imparare, ci mette a disposizione il distillato di un’esistenza radicalmente messianica vissuta da Gesù, che rimane la «forma» a partire dalla quale ogni cristiano è chiamato a vivere la sequela in spirito di libertà.
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