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Attualità
Attualità, 22/2017, 15/12/2017, pag. 646

Francesco - Myanmar e Bangladesh: Francesco e Buddha

Note su un viaggio diplomaticamente delicato e sull’incontro con i rohingya

Stefano Vecchia

Non si può negare che la visita di Francesco in Myanmar dal 27 al 30 novembre, la prima di un papa nel paese indipendente solo dal 1948 e sottoposto dal 1962 al 2010 a una feroce dittatura militare, sia stata un evento. Il viaggio ha segnalato al mondo la presenza di una Chiesa attiva, che ha saputo crescere durante il mezzo secolo di dittatura militare e che nonostante la sua consistenza, soprattutto tra le minoranze etniche, in parte ancora impegnate in un confronto armato con il governo centrale, si è saputa fare Chiesa di tutti e promotrice di iniziative di coscientizzazione e sviluppo senza alcuna esclusione.

 

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Stefano Vecchia

Il triplice voto indonesiano del 14 febbraio (presidenziale, parlamentare, amministrativo) ha ancora una volta escluso da ruoli di rilievo i gruppi d’ispirazione religiosa, segnalando che il più popoloso paese musulmano al mondo è in grado di contenere le pressioni più radicali e a integrare fedi, etnie e sviluppo.

 

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Santa Sede - Vietnam: il viaggio
di mons. Gallagher

Stefano Vecchia

Fatta di «pietre vive», come l’ha definita il segretario vaticano per i rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher, la Chiesa vietnamita sta vivendo un periodo non soltanto di crescita e partecipazione al contesto nazionale, ma anche d’attesa e speranza per l’evoluzione dei rapporti fra Santa Sede e governo di Hanoi.

 

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- Sinodo: Dalit compresi

Stefano Vecchia

Il percorso sinodale va snodandosi in India con attenzione alle particolarità del contesto locale e anche alle proprie ambiguità, che derivano dalle caratteristiche storiche e ambientali in cui si è sviluppata la Chiesa nel grande paese dell’Asia meridionale. La realtà dei dalit, un tempo definiti «intoccabili» e riabilitati dal mahatma Gandhi come «harijan», figli di Dio, riguarda un quarto della popolazione totale dell’India.