F. Colombo, Imago pietatis
Indagine su fotografia e compassione
Colombo interroga lo statuto estetico della fotografia e, in particolare, il suo rapporto genetico, costituivo, con il tempo. Ebbene, lo statuto temporale della fotografia è paradossale: se l’immagine congela il tempo nel momento stesso in cui lo supera, allora «la foto è un ricordo già nel momento in cui il fotografo scatta. Il tempo della foto è il passato». La fotografia ha, insomma, un rapporto inscindibile con la morte: «Un’immagine nel tempo, astraendo il suo soggetto dal flusso inarrestabile della vita, produce quasi inevitabilmente un legame metaforico con la morte, che tutta la storia di questa tecnica riattiverà progressivamente».
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