C. Bertoglio, La musica e le riforme del Cinquecento
Molte le qualità dello studio della Bertoglio. In primo luogo l’intelligente scelta di evitare sterili contrapposizioni tra protestantesimo e cattolicesimo e, viceversa, di esaltare i punti di contatto, gli aspetti culturali condivisi, a partire dall’umanesimo, dal rinnovamento filosofico-artistico o dalle scoperte scientifiche che rivoluzionarono lo sguardo sul mondo al di là della propria appartenenza confessionale. La musica, in questa prospettiva, viene vista dall’autrice come forse l’unico linguaggio trasversale in grado di coinvolgere a un tempo cattolici e protestanti pur restando ferme le differenze di fondo che caratterizzarono un secolo straordinario e ineguagliabile come il Cinquecento.
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