Cuba – Chiesa cattolica: dare voce alla disperazione

Quando nel tardo pomeriggio dell’8 maggio scorso lo sguardo di tutto il mondo era puntato sulla loggia centrale della basilica di San Pietro, dopo che la fumata bianca dal comignolo della Sistina aveva annunciato l’elezione del nuovo pontefice, qualcuno nella piazza auspicava senza troppe speranze che potesse trattarsi del card. Francis Robert Prevost.

Come per Óscar Romero in El Salvador, così per Enrique Angelelli in Argentina la diffusione radiofonica delle celebrazioni eucaristiche, che consentiva d’espandere le mura delle rispettive cattedrali, ha avuto un ruolo chiave nel segnare i destini delle loro vite.

Le cerimonie del Te Deum in Argentina risalgono all’epoca coloniale. In particolare, quella per la festa patria del 25 maggio si riferisce alla Rivoluzione di maggio del 1810, quando fu destituito il viceré di Rio de la Plata e si aprì la via all’indipendenza dagli spagnoli (1817).