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Documenti, 3/1989, 01/02/1989, pag. 73

Attenzione pastorale

Card. F. Arinze

Leggi anche

Documenti, 2006-13

La traduzione inglese del Rito della messa

Il card. F. Arinze e il presidente dell'ICEL ai vescovi degli Stati Uniti
Dopo l’approvazione da parte dei vescovi dell’Australia, dell’Inghilterra e Galles e della Scozia e una lettera da parte del card. Francis Arinze, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, anche i vescovi degli Stati Uniti hanno infine approvato, nel corso dell’Assemblea tenutasi il 15 giugno a Los Angeles, la traduzione inglese curata dall’International commission for English in the liturgy (ICEL) del Messale romano nella sua terza edizione, limitatamente al Rito della messa, con qualche ulteriore richiesta di cambiamento che dovrà essere esaminata dal dicastero vaticano. Alle obiezioni principali circa l’ottemperanza della nuova traduzione al criterio conciliare di una «piena, consapevole e attiva partecipazione» dei fedeli (Sacrosanctum concilium, n. 23) il segretario dell’ICEL, mons. Arthur Roche, ha dato risposta nel discorso di presentazione del lavoro ai vescovi, offrendo una traduzione che cerca di arricchire i testi liturgici di tutte le possibili risonanze bibliche e patristiche. Sull’intera vicenda cf. anche i riquadri a p. 457 e 458.
Documenti, 2006-13

Le direttive della Liturgiam authenticam

Card. F. Arinze sulla traduzione inglese del Rito della messa
Dopo l’approvazione da parte dei vescovi dell’Australia, dell’Inghilterra e Galles e della Scozia e una lettera da parte del card. Francis Arinze, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, anche i vescovi degli Stati Uniti hanno infine approvato, nel corso dell’Assemblea tenutasi il 15 giugno a Los Angeles, la traduzione inglese curata dall’International commission for English in the liturgy (ICEL) del Messale romano nella sua terza edizione, limitatamente al Rito della messa, con qualche ulteriore richiesta di cambiamento che dovrà essere esaminata dal dicastero vaticano. Alle obiezioni principali circa l’ottemperanza della nuova traduzione al criterio conciliare di una «piena, consapevole e attiva partecipazione» dei fedeli (Sacrosanctum concilium, n. 23) il segretario dell’ICEL, mons. Arthur Roche, ha dato risposta nel discorso di presentazione del lavoro ai vescovi, offrendo una traduzione che cerca di arricchire i testi liturgici di tutte le possibili risonanze bibliche e patristiche. Sull’intera vicenda cf. anche i riquadri a p. 457 e 458.
Documenti, 2006-3

Le decisioni del santo padre sulle liturgie neocatecumenali

Card. F. Arinze
Sul modo di celebrare l’eucaristia delle comunità del Cammino è intervenuto, con un apposito documento, il prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, card. Francis Arinze. Sono sei norme che riguardano la messa domenicale parrocchiale, le monizioni, l’omelia, lo scambio della pace, la comunione e le preghiere eucaristiche. Le disposizioni sono state ulteriormente confermate nell’incontro di Benedetto XVI con le famiglie del movimento in partenza per la missione e cordialmente accettate dai responsabili, malgrado molti osservatori vi avessero letto un’intenzione normalizzatrice. L’indirizzo di fondo è affermare la normatività dei «libri liturgici approvati dalla Chiesa» senza soffocare le specificità delle eucaristie del Cammino, di rafforzare il ruolo specifico del sacerdote e l’appartenenza delle comunità alla più vasta famiglia della parrocchia. Per la prima volta un intervento sulla liturgia è indirizzato non a diocesi o a Chiese con riti propri, ma a un movimento ecclesiale.