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Documenti, 13/1992, 01/07/1992, pag. 389

Intervento del card. Sodano

Sodano

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Documenti, 2013-5

Mi ami più di costoro? Pasci i miei agnelli. Omelia nella messa Pro eligendo romano pontifice

A. card. Sodano
I cardinali intendono offrirsi «con Cristo al Padre che sta nei cieli per ringraziarlo (…) per il luminoso pontificato che ci ha concesso con la vita e le opere (…) dell’amato e venerato pontefice Benedetto XVI, al quale in questo momento rinnoviamo tutta la nostra gratitudine». Inizia dal ricordo grato di Benedetto XVI l’omelia del card. Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, nella messa Pro eligendo romano pontifice da lui presieduta nella Basilica vaticana in apertura del Conclave (12.3.2013) per l’elezione del successore di papa Ratzinger. Le letture proprie della liturgia gli suggeriscono tre sottolineature: la «missione di misericordia» affidata a ogni sacerdote e vescovo, ma «ancor più al vescovo di Roma, pastore della Chiesa universale»; l’edificazione dell’unità della Chiesa (la preoccupazione di custodire «l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace», secondo le parole di Efesini); l’atteggiamento fondamentale del pastore, dare la vita per le sue pecore, che «vale soprattutto per il successore di Pietro, pastore della Chiesa universale. Perché quanto più alto e più universale è l’ufficio pastorale, tanto più grande deve essere la carità del pastore».
Documenti, 2013-5

Non abbandono la croce. Dio la ricompensi! card. Angelo Sodano

A. card. Sodano
L’udienza generale di mercoledì 27 febbraio, ultima del pontificato di Benedetto XVI, si è svolta in una piazza San Pietro gremita di pellegrini e alla presenza di numerosi cardinali – già a Roma per il prossimo Conclave –, della curia e del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Nella catechesi, il papa ha avuto parole di ringraziamento per tutti e ha confermato la sua ferma fiducia, anche in questa ultima faticosa parte del cammino: «Ho sempre saputo che sulla barca di Pietro c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua. E il Signore non la lascia affondare; è lui che la conduce». Commentando la sua storica rinuncia è parso rispondere implicitamente ad alcune voci levatesi nel dibattito in corso: «Amare la Chiesa significa anche avere il coraggio di fare scelte difficili (…). Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore crocifisso». Alle ore 11 di giovedì 28 febbraio, ultimo giorno del suo pontificato, Benedetto XVI ha poi incontrato i cardinali presenti a Roma per un saluto di congedo al termine del quale il card. Sodano gli ha rivolto parole di omaggio a nome di tutti i presenti.
Documenti, 2013-3

Dichiaro di rinunciare. Ai cardinali in concistoro ordinario 11 febbraio 2013

Benedetto XVI; A. card. Sodano
«Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di vescovo di Roma, successore di san Pietro, a me affidato per mano dei cardinali il 19 aprile 2005». Nel corso del concistoro ordinario pubblico per la canonizzazione di alcuni beati, tenuto alle ore 11 di lunedì 11 febbraio 2013, nella Sala del concistoro del Palazzo apostolico vaticano, il santo padre Benedetto XVI ha sorpreso i cardinali presenti con uno storico annuncio: le sue prossime dimissioni dal ministero petrino. A motivo del venir meno del vigore – «sia del corpo, sia dell’animo» – necessario per «amministrare bene il ministero a me affidato», ha detto il papa, a partire dalle ore 20 del 28 febbraio 2013 «la sede di san Pietro sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il conclave per l’elezione del nuovo sommo pontefice». Pubblichiamo il testo dell’annuncio in latino e in italiano, e la reazione del card. Angelo Sodano – decano del collegio cardinalizio – al termine dello stesso concistoro.