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Documenti, 11/2000, 01/06/2000, pag. 384

Perdona a noi la nostra colpa

Eberhard Jüngel
"Una profonda svolta nella storia della chiesa" è ciò che ha operato Giovanni Paolo II nel momento in cui, "come capo supremo della sua chiesa, fa propria la confessione liturgica delle colpe" mediante la richiesta proveniente dal Padre nostro: "Perdona a noi la nostra colpa". È questo l'asse su cui argomenta Eberhard Jüngel, docente di teologia sistematica presso la Facoltà evangelica dell'università di Tubinga e uno dei teologi evangelici più eminenti e internazionalmente apprezzati, in un suo breve saggio relativo al gesto di "purificazione della memoria" posto da Giovanni Paolo II tra i segni peculiari del giubileo (cf. Regno-att. 6,2000,145; 7,2000,223). L'intervento, che per gentile concessione dell'autore abbiamo potuto tradurre nella sua stesura integrale, risponde anche alle critiche più diffuse all'iniziativa del papa, sollevate sia presso l'opinione pubblica laica, sia in ambiente protestante, sia all'interno stesso della Chiesa cattolica. A proposito della recezione della proposta di gesti di "purificazione della memoria" anche tra le Chiese nate dalla Riforma, cf. nel riquadro a p. 000 le iniziative assunte in seno alla Conferenza generale della Chiesa metodista unita. Originale: stampa da supporto magnetico in nostro possesso. Nostra traduzione dal tedesco. Questo articolo è apparso in forma ridotta su Die Welt dell'1.4.2000.

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