Documenti, 19/2000, 01/10/2000, pag. 618
La Madonna del Sabato santo
La Madonna del Sabato santo. Lettera pastorale 2000-2001, che il card. Martini indirizza alla Chiesa di Milano nell’anno del giubileo, è una lettera "sabbatica", che non intende "sovrapporre nuove iniziative a quelle già numerose previste dal calendario del giubileo", ma piuttosto offrire una "sosta nel cammino: una pausa che... ci sostenga nel ritrovare visione e respiro nel tempo che attraversiamo". La meditazione spirituale dell’arcivescovo si distende sul Sabato santo dei discepoli e di Maria: "Non possiamo fermarci al buio del Venerdì santo, in una sorta di "cristianesimo senza redenzione"; non possiamo neanche affrettare la piena rivelazione della vittoria di Pasqua in noi, che si compirà nel secondo avvento del Figlio dell’uomo". "È quanto siamo chiamati a vivere particolarmente in questo anno di grazia del giubileo, non fuori, ma dentro le contraddizioni della storia".
Nella conclusione, il card. Martini chiede alla sua Chiesa un aiuto per delineare un bilancio dei suoi vent’anni di servizio come pastore: "Vi chiedo, cioè, di rispondere come singoli e come comunità alla domanda seguente: che cosa soprattutto ci ha aiutato in questi anni a camminare e crescere nell’amore del Padre, nella grazia del Cristo e nella comunione dello Spirito santo?... Che cosa lo Spirito ha detto alla nostra Chiesa milanese?... Grazie ai vostri contributi tenterò di fare un bilancio che vorrei esprimere in una sorta di "Confessio laudis, vitae et fidei"".
Opuscolo, Centro ambrosiano, Milano 2000.
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