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Documenti, 5/2000, 01/03/2000, pag. 190

Verità del cristianesimo?

Card. Joseph Ratzinger

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Leggi anche

Documenti, 2005-9

L'Europa nella crisi delle culture

Card. Joseph Ratzinger
«La vera contrapposizione che caratterizza il mondo di oggi non è quella tra diverse culture religiose, ma quella tra la radicale emancipazione dell’uomo da Dio, dalle radici della vita, da una parte, e le grandi culture religiose dall’altra… Il relativismo, che costituisce il punto di partenza di tutto questo, diventa così un dogmatismo che si crede in possesso della definitiva conoscenza della ragione». Il card. Joseph Ratzinger ha sottoposto a una serrata critica la cultura illuministico-razionalista che plasma oggi l’Europa, nella conferenza su «L’Europa nella crisi delle culture» tenuta il 1° aprile 2005 a Subiaco, presso il monastero di Santa Scolastica, ricevendo il «Premio san Benedetto per la promozione della famiglia in Europa» in quella culla benedettina che ha contribuito a ispirare il suo nome come nuovo papa. «Il tentativo, portato all’estremo, di plasmare le cose umane facendo completamente a meno di Dio ci conduce sempre di più sull’orlo dell’abisso, verso l’accantonamento totale dell’uomo». Di qui una «proposta ai laici»: «Anche chi non riesce a trovare la via dell’accettazione di Dio dovrebbe comunque cercare di vivere e indirizzare la sua vita veluti si Deus daretur, come se Dio ci fosse… è il consiglio che vorremmo dare anche oggi ai nostri amici che non credono».
Documenti, 2005-9

Il vicario di Cristo

Card. Joseph Ratzinger
«Collegialità e primato sono strettamente connessi l’una all’altro... Non si sciolgono però l’uno nell’altra (e viceversa) in modo tale da dissolvere, in ultima analisi, la responsabilità personale a favore di organi anonimi. Proprio grazie alla loro inscindibilità rappresentano un servizio a quell’unità che potranno tanto più favorire quanto più resteranno fedeli alla configurazione impressa loro dalla teologia della croce». Data all’ottobre 1977, cioè pochi mesi dopo l’elezione del prof. Joseph Ratzinger, ordinario di teologia dogmatica a Ratisbona, ad arcivescovo di Monaco e Frisinga e successivamente cardinale, questa riflessione teologica sul tema del papato, pronunciata in un simposio scientifico organizzato a Roma dalla Katholische Akademie della Baviera (11-14.10.1977). Un forte accento è posto sul fondamento del primato petrino nel principio della responsabilità personale, strutturalmente intrinseco alla rivelazione cristiana, e sulla teologia del martirio e della croce che rappresentano la dimensione del vicariato di Cristo. Perciò «il papa continua a essere in termini personali il punto di riferimento d’una responsabilità sostenuta ed espressa di fronte al mondo in nome della parola della fede… in gioco è la ricerca d’una maggiore fedeltà a questa Parola. Egli rappresenta la sfida a lottare per l’unità e a farsi responsabilmente carico della mancanza d’unità».
Documenti, 2001-19

Un secondo Illuminismo

Card. Joseph Ratzinger
«L’incontro delle potenze economiche dominanti per la regolazione dell’economia divenuta globale è diventato il campo di battaglia ideologico dell’era postcomunista. Mentre da una parte tecnica ed economia sono intese come veicolo della libertà radicale degli uomini, la loro onnipresenza con le norme a essa inerenti viene ora avvertita come dittatura globale e combattuta con una furia anarchica, nella quale la libertà della distruzione si presenta come un elemento essenziale della libertà umana». Invitato alla 27a edizione del Seminario Ambrosetti (7-9.9.2001), organizzato ogni anno a Villa d’Este a Cernobbio dallo Studio Ambrosetti su temi legati agli scenari economici internazionali, il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede card. Joseph Ratzinger ha tenuto una riflessione sui valori che devono guidare il mondo economico (8.9.2001). L’intervento ha avuto una certo eco sulla stampa in relazione all’analisi sulla globalizzazione e gli eventi legati al vertice dei G8 del luglio scorso a Genova (cf. Regno-doc. 15,2001,508; Regno-att. 16,2001,527). Di fronte allo scenario di un futuro prossimo, in cui un «nuovo ordine mondiale» dominato dall’economia e dalla tecnica potrebbe configurarsi come un’«utopia dell’orrore», il card. Ratzinger richiama l’Europa e il mondo intero a dotarsi di «elementi correttivi a partire dalla sua grande tradizione e dalle grandi tradizioni etiche dell’umanità». Originale: stampa da supporto magnetico in nostro possesso. Sottotitoli redazionali.