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Documenti, 19/2001, 01/10/2001, pag. 638

I 14 Principi di Princeton

USA - Diritto internazionale
«Durante il secolo che si è appena chiuso milioni di esseri umani hanno perso la vita in seguito a genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e altre gravi violazioni previste dal diritto internazionale. Gli autori di tali crimini, meritevoli di azione penale, solo raramente hanno pagato». «Per porre fine a questo ciclo di violenza e per promuovere la giustizia» un gruppo di giuristi legato all'Università di Princeton (Trenton, New Jersey, Stati Uniti) ha elaborato e proposto 14 Principi sulla giurisdizione universale. A partire dal novembre del 2000, attraverso seminari e stesure successive cui hanno partecipato studiosi a livello internazionale, si è arrivati alla pubblicazione il 23 luglio 2001 del testo dei Principi che, secondo l'alto commissario ONU per i diritti umani, Mary Robinson, costituisce una «promessa di maggiore giustizia per le vittime di gravi violazioni dei diritti umani in tutto il mondo» (cf. riquadro a p. 640; Regno-att. 16,2001,515). I Principi stabiliscono che «l’azione penale, per gravi crimini previsti dal diritto internazionale» può essere esercitata «da parte dei tribunali nazionali… a prescindere dai tradizionali criteri giuridici che si riferiscono alle vittime o agli autori dei crimini». Originali: stampa (30.8.2001) da sito Internet: www.princeton.edu; nostra traduzione dall'inglese. Il testo assume particolare significato all'indomani dell'attentato terroristico agli Stati Uniti per quanto riguarda la ricerca di strumenti giuridici adeguati ad affrontare crisi internazionali di questo tipo. Cf. riquadro a p. 646.

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