Documenti, 13/2002, 01/07/2002, pag. 405
Giustizia in un mondo fragile
La Conferenza delle Nazioni Unite su ambiente e sviluppo di Rio de Janeiro (1992) segnò uno spartiacque storico lanciando l’idea di «sviluppo sostenibile» come nuovo nome del progresso. Quest’anno si terrà a Johannesburg (Sudafrica, dal 26 agosto al 9 settembre) il Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile, che si propone di colmare il divario esistente nell’attuazione di quanto venne a suo tempo deliberato, mediante la presentazione di iniziative concrete. Esso riunirà migliaia di partecipanti, tra i quali capi di stato e di governo, leader economici e rappresentanti della società civile, per promuovere lo sviluppo sostenibile (cf. in questo numero a p. 399).
In preparazione e come contributo al Vertice, un gruppo di 16 ricercatori, intellettuali e manager espressione di un diversificato ambiente culturale (Nord, Sud, ONG, scienza, politica ed economia), coordinato da Wolfgang Sachs del Wuppertal Institut sotto l’egida della Heinrich Böll Foundation, ha elaborato un Memorandum per il Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile, che affronta organicamente il problema del rapporto tra ecologia e giustizia. Ne proponiamo, per gentile concessione dell’EMI, editrice italiana del Memorandum, la Parte 5, «Governo per l’ecologia e la giustizia», centrata sui cambiamenti istituzionali necessari a livello internazionale per rafforzare i diritti civili, sociali e ambientali, condicio sine qua non dello sviluppo.
The Jo’burg-Memo. Il Memorandum di Johannesburg per il Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile, EMI, Bologna 2002, pp. 73-105
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