D
Documenti
Documenti, 21/2002, 01/11/2002, pag. 709

La guerra è ineluttabile?

Vescovi di Francia
Vi sono «criteri diversi rispetto all’applicazione delle norme della guerra giusta in casi particolari, specialmente quando gli avvenimenti evolvono rapidamente e i fatti non sono del tutto chiari»: in questa affermazione è racchiusa tutta la complessità del lavoro di mediazione tra posizioni contrapposte, affrontato sul tema della possibile guerra dall’assemblea autunnale della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (11-14.11.2002). Il 13 novembre essa ha approvato una Dichiarazione sull’Iraq, il cui nucleo argomentativo è: «In base alle nostre attuali conoscenze continuiamo a ritenere che sia difficile giustificare il ricorso alla guerra contro l’Iraq, mancando una prova chiara e adeguata di un imminente attacco di grave natura». Questa motivazione è condivisa anche da altri episcopati, come Inghilterra e Francia (cf. riquadri alle p. 708-709) ed esplicitamente richiamata dall’Assemblea generale del Consiglio nazionale delle Chiese di Cristo negli USA, riunita a Tampa (Florida, 14-16.11.2002; cf. anche Regno-att. 18,2002,653). Essa il 16 ha approvato una dichiarazione intitolata Dopo l’11 settembre 2001: considerazioni di politica pubblica per gli Stati Uniti d’America, in cui, oltre a dire il suo «no» alla guerra, rimprovera all’amministrazione statunitense una linea politica, in nome della «guerra al terrorismo», lesiva dei diritti umani per il ricorso a strumenti di controllo che metterebbero a rischio le libertà civili, «nobile patrimonio» del paese.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Documenti, 2022-13

Sinodo: la sintesi francese

Conferenza dei vescovi di Francia

«Il processo sinodale ha visto una partecipazione generosa in molti luoghi, con la sensazione che si trattasse di un’esperienza promettente, un processo comunitario di ascolto e discernimento. Questa consultazione ha però incontrato anche resistenze di vario tipo. In primo luogo la difficoltà di ascoltare le voci dei più vulnerabili; in secondo luogo la difficoltà di raggiungere e mobilitare i giovani e i giovani adulti; in terzo luogo il timore di alcuni cattolici che questo processo serva a imporre cambiamenti alla Chiesa a cui sono legati; infine la difficoltà di molti sacerdoti a riconoscere il valore di questo Sinodo». Il 9 giugno la Conferenza dei vescovi di Francia ha pubblicato la Compilazione nazionale delle sintesi locali sul Sinodo 2023 sulla sinodalità, il processo sinodale lanciato da papa Francesco e sviluppatosi per ora nella sua prima fase, quella diocesana (ottobre 2021-aprile 2022). 

Oltre a una profonda aspirazione a una Chiesa più fraterna, il documento nazionale sottolinea che sono state individuate alcune necessità: «L’importanza di trovare ispirazione nella parola di Dio, l’urgenza di proporre segni che parlino da soli e siano credibili nella società di oggi e la necessità di luoghi di dialogo fraterno». Nell’Assemblea straordinaria di giugno i vescovi hanno stilato un Documento d’accompagnamento, che sarà inviato a Roma insieme alla sintesi nazionale (cf. qui a p. 418).

Documenti, 2022-13

I vescovi francesi: prospettive e speranze del Sinodo 2023

Vescovi di Francia

l 15 giugno 2022 i vescovi di Francia, riuniti in Assemblea plenaria straordinaria a Lione insieme a un centinaio di invitati laici, hanno votato un Documento di accompagnamento della compilazione delle sintesi sinodali, che sarà inviato a Roma insieme alla compilazione delle sintesi diocesane che hanno concluso la prima fase del Sinodo sulla sinodalità.

 

Documenti, 2022-5

La speranza non delude

In vista delle elezioni presidenziali e legislative del 2022

Consiglio permanente della Conferenza dei vescovi di Francia

Quest’anno per la Francia è un anno elettorale, con le presidenziali il 10 aprile e le legislative in giugno. In vista di questi appuntamenti fondamentali, come sua consuetudine (cf. per esempio Regno-doc. 1,2017,30) la Conferenza dei vescovi cattolici di Francia è intervenuta con un documento, pubblicato il 18 gennaio e intitolato La speranza non delude, per «incoraggiare i cristiani a esercitare pienamente le loro responsabilità di cittadini, cioè di elettori e di attori del bene comune (…) secondo la [loro] coscienza alla luce dei criteri di discernimento insegnati dal magistero della Chiesa e che ricordiamo in questo testo». La trattazione dei sette nuclei tematici individuati (pace; rispetto della vita; libertà uguaglianza e fraternità; libertà religiosa; ecologia; Europa; educazione) è preceduta da una professione di umiltà, poiché è ancora fresco nel paese il ricordo del Rapporto CIASE sulle violenze sessuali su minori nella Chiesa francese: «È con umiltà che la Chiesa cattolica interviene nel dibattito che si sta aprendo… I vescovi di Francia hanno riconosciuto la responsabilità istituzionale della Chiesa per la violenza subita da tante vittime all’interno della Chiesa e la dimensione sistemica di questi abusi. La nostra Chiesa ha fallito. Consapevole di questa situazione, il Consiglio permanente della Conferenza dei vescovi di Francia tuttavia osa condividere la presente riflessione perché colui in cui crediamo ci invita a testimoniarlo, anche al di là delle colpe e dei peccati che riconosciamo».