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Documenti, 9/2002, 01/05/2002, pag. 309

Un'Unione da sognare e riformare

Giscard d'Estaing alla Convenzione sul futuro dell'Europa
«I lavori della Convenzione presentano il carattere di una rifondazione intellettuale del futuro dell’Unione Europea». Nel discorso introduttivo del presidente Valery Giscard d’Estaing alla seduta inaugurale della Convenzione (Bruxelles, 28.2.2002) viene ribadita e sviluppata la percezione dei più alti soggetti istituzionali circa l’importanza storica cruciale dell’attuale momento per il futuro dell’Europa. Essa era emersa già nello scorso dicembre al Consiglio europeo di Laeken (14-15.12.2001), che nella contestuale Dichiarazione (cf. riquadro a p. 311) convocava una «Convenzione sul futuro dell’Unione Europea» con il compito «di esaminare le questioni essenziali che il futuro sviluppo dell’Unione comporta e di ricercare le diverse soluzioni possibili». Le preoccupazioni principali, a cui Giscard orienta il progetto: avvicinare l’Europa ai cittadini, con una maggiore semplicità e trasparenza; armonizzare appartenenza europea e identità nazionali; creare un consenso che prepari la strada a una Costituzione europea. Stampa da supporto magnetico in nostro possesso; sottotitoli redazionali. Sul Consiglio di Laeken e il contributo delle Chiese cf. anche Regno-att. 22,2001,741; 2,2002,1; e in questo numero alle pp. 316 e 319.

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