D
Documenti
Documenti, 11/2003, 01/06/2003, pag. 345

Per una spiritualità laicale

K. Lehmann su Escriva' de Balaguer
«Il merito di Escrivá è indubbiamente quello di riprendere con grande decisione gli spunti offerti dalla tradizione e costruire con essi non solo una “spiritualità per laici”, ma una “spiritualità laicale”». A un mese dalla canonizzazione (Roma, 6.10.2002) e nell’anno centenario della nascita, il card. Karl Lehmann, presidente della Conferenza episcopale tedesca, è stato invitato dall’Opus Dei tedesca a tenere una conferenza sulla figura di Escrivá de Balaguer, dal titolo: «Una nuova responsabilità mondiale a partire dalla fede». La manifestazione si è svolta a porte chiuse, nella cornice del prestigioso palazzo Martin Gropius Bau di Berlino, e rientrava in una serie di iniziative per celebrare il fondatore. La canonizzazione (cf. Regno-att. 18,2002,590) completa il processo di istituzionalizzazione e di normalizzazione del movimento, avviato con il riconoscimento giuridico della prelatura personale (1982) e proseguito con la beatificazione (1992). Lehmann prende atto di questo processo, ripercorre i tratti salienti della biografia del santo e considera attentamente la questione della veste giuridica. Sottolineando con forza la spiritualità vissuta quotidianamente nelle professioni, presenta questo carisma alla Chiesa locale, «che non può permettersi di disprezzar(lo)», e raccomanda nel contempo all’Opus la responsabilità di un’esigente coerenza.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.