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Documenti, 7/2003, 01/04/2003, pag. 236

L'integrazione europea

Vescovi slovacchi
«Molti dei nostri concittadini temono che perderemo la nostra sovranità. Noi in realtà rinunceremo a una parte della nostra sovranità nell’Unione Europea. Ma se l’Unione è guidata secondo i principi cristiani dai quali essa è sorta e si è sviluppata, potremo partecipare alla comune e più alta sovranità che ci darà valori positivi e possibilità che da soli non potremmo mai assicurarci... Non possiamo proteggere la nostra fede con l’isolamento e l’auto-esclusione. La nostra fede vive grazie alla sua diffusione». Di fronte alla prospettiva imminente dell’adesione all’UE (fissata per il 2004 dal vertice del Consiglio europeo di Copenaghen, 12-13.12.2002), lo scorso 15 settembre 2002 i vescovi cattolici della Repubblica Slovacca hanno pubblicato questa Lettera pastorale sull’integrazione europea, che al tempo stesso recepisce con convinzione il magistero di Giovanni Paolo II sull’integrazione come necessità per un futuro di pace nel continente, e tenta di rispondere ai dubbi e ai timori dei paesi candidati (per la lettera pastorale dei vescovi polacchi su tema analogo, cf. Regno-doc. 11,2002,374).

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