Documenti, 9/2003, 01/05/2003, pag. 309
Condividere senza impedimenti vita e fede
Vescovi tedeschi
«Ogni essere umano è un dono di Dio. Ciò vale sia per i disabili che per i non disabili. Possiedono tutti una dignità assolutamente identica, incancellabile». Così si esprime la Conferenza episcopale tedesca in un documento del 12 marzo 2003, che nell’anno europeo dei disabili riflette sul valore della vita umana di fronte a ciò che comunemente è sentito solo come fonte di «dolori, sofferenze e disgrazie». Anche la giurisprudenza, nonostante significativi passi avanti, sembra talvolta orientata a definire la nascita – o l’esistenza – di una persona disabile come un danno, cui fare fronte con un risarcimento.
I cristiani devono invece promuovere una «cultura dell’attenzione» fondata sul messaggio di speranza di Gesù e contrapposta al «sogno dell’uomo perfetto» che distrugge gli essenziali vincoli della solidarietà umana.
All’impegno per la realizzazione di una società che rispetti pienamente i diritti dei disabili, va affiancato il netto rifiuto di interventi mirati alla selezione dei nascituri o alla soppressione della vita umana in ognuna delle sue fasi (cf. Regno-doc. 7,2001,229-232).
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