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Documenti, 9/2003, 01/05/2003, pag. 317

Giovanni Paolo II: appello a Fidel Castro

A. Sodano
Nei primi giorni di aprile, i tribunali cubani hanno inflitto una serie di pesanti condanne a decine di oppositori politici. Per 3 degli 11 sequestratori di una nave-traghetto, il cui obiettivo era l’espatrio negli Stati Uniti, è stata decisa la pena di morte, approvata dal Tribunale supremo e dal Consiglio di stato ed eseguita tramite fucilazione l’11 aprile. Il 13, il Consiglio permanente della Conferenza dei vescovi cattolici di Cuba ha duramente stigmatizzato, in un comunicato, la decisione del governo: «Nessuno ha il diritto – scrivono i vescovi – di mettere in pericolo la vita di altre persone, come hanno fatto i sequestratori, ma ugualmente nessuno deve decidere di infliggere la morte ad altre persone come rimedio alle loro azioni delittuose, soprattutto quando ciò accade tramite un processo del tutto sommario. La violenza non si elimina con la violenza. È necessario sradicarne le cause, e ciò non si ottiene applicando la pena di morte». Una lettera firmata dal card. Sodano, segretario di stato, e datata pure 13 aprile, ha espresso a Fidel Castro, presidente della Repubblica di Cuba, il profondo dolore di Giovanni Paolo II per le tre esecuzioni capitali, e la richiesta di clemenza per gli altri condannati (www.vatican.va; nostra traduzione dallo spagnolo).

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Documenti, 2010-9

Nella crisi la Chiesa risponde. Santa Sede, card. A. Sodano, p. F. Lombardi

Santa Sede, card. A. Sodano, p. F. Lombardi
A partire dalla Lettera ai cattolici d’Irlanda (19.3.2010; cf. Regno-doc. 7,2010, 193ss), la Santa Sede, conformemente alla «linea di trasparenza» (L’Osservatore romano 12-13.4.2010, 8) che essa ha adottato, ha aperto sul proprio sito web un «focus» dedicato ad «Abusi sui minori. La risposta della Chiesa». In esso, dal 12 aprile – oltre ad altri materiali, come un’ampia riflessione di p. Lombardi – è stata mes sa in linea una Guida alla com prensione delle procedure di base della Congregazione per la dottrina della fede riguardo alle accuse di violenze sessuali, testo che ha uno statuto inusuale. «Non si tratta di un nuovo documento – precisa Radio vaticana – ma di una scheda riassuntiva di procedure operative già definite» a uso di laici e non canonisti. Fanno parte delle risposte della Chiesa anche gli interventi ufficiali di p. Lombardi (cf. il riquadro qui alle pp. 264s) che ri spondono alle notizie di cronaca e che si sono susseguiti a ritmo serrato, tanto quanto le pubbliche manifestazioni di solidarietà verso il papa, prima fra tutte quella dell’irrituale saluto del card. Sodano, a nome di tutti i cardinali, durante la celebrazione in San Pietro della messa del giorno di Pasqua (4 aprile).
Documenti, 2004-17

Contro la fame e la povertà

L.I. Lula da Silva, card. A. Sodano
«Richiamare tutti i paesi donatori al loro impegno di portare l’aiuto pubblico allo sviluppo allo 0,7% del PIL» e «cercare anche forme innovative» per risolvere il problema della mancanza di fondi per far fronte a un programma di sicurezza alimentare mondiale: è la richiesta della Santa Sede, per bocca del segretario di stato card. Angelo Sodano, all’«Iniziativa contro la fame e la povertà» convocata dal presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva e ospitata dalle Nazioni Unite a New York (20 settembre 2004). Durante l’incontro i 110 paesi rappresentati hanno firmato una Dichiarazione sulle azioni contro la fame e la povertà. Tra i «meccanismi innovativi di finanziamento che potrebbero essere di complemento agli sforzi attuali e supplire alle note carenze di fondi per lo sviluppo», citando la relazione tecnica presentata da Francia, Cile, Spagna e Brasile, Lula ricorda «le tasse sulle transazioni finanziarie» (come la Tobin Tax) «o sul commercio di armi». «Non dimentichiamoci mai che la fame è l’arma di distruzione di massa più crudele che ci sia».
Documenti, 2004-17

Dare l'indispensabile

Card. A. Sodano
«Richiamare tutti i paesi donatori al loro impegno di portare l’aiuto pubblico allo sviluppo allo 0,7% del PIL» e «cercare anche forme innovative» per risolvere il problema della mancanza di fondi per far fronte a un programma di sicurezza alimentare mondiale: è la richiesta della Santa Sede, per bocca del segretario di stato card. Angelo Sodano, all’«Iniziativa contro la fame e la povertà» convocata dal presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva e ospitata dalle Nazioni Unite a New York (20 settembre 2004). Durante l’incontro i 110 paesi rappresentati hanno firmato una Dichiarazione sulle azioni contro la fame e la povertà. Tra i «meccanismi innovativi di finanziamento che potrebbero essere di complemento agli sforzi attuali e supplire alle note carenze di fondi per lo sviluppo», citando la relazione tecnica presentata da Francia, Cile, Spagna e Brasile, Lula ricorda «le tasse sulle transazioni finanziarie» (come la Tobin Tax) «o sul commercio di armi». «Non dimentichiamoci mai che la fame è l’arma di distruzione di massa più crudele che ci sia».