Documenti, 1/2004, 01/01/2004, pag. 21
Responsabilità solidale per il bene comune
L’egoismo, il consumismo, la corruzione, gli squilibri nel sistema fiscale, l’irresponsabilità degli automobilisti, l’esagerata commercializzazione dello sport, l’esclusione sociale: sono i peccati sociali che svelano la dimensione «soprattutto spirituale e morale», non solo economica, della crisi che colpisce attualmente il Portogallo, e che si trova al centro della recente lettera pastorale dei vescovi Responsabilità solidale per il
bene comune (15.9. 2003).
Pensato come «un appello alla responsabilità di tutti per la costruzione di una società più giusta, più fraterna e più solidale», il documento richiama i principi della dottrina sociale della Chiesa – primato della persona umana, concetto di bene comune, sussidiarietà – come base per la soluzione dei problemi che affliggono i diversi ambiti della vita pubblica (politica, lavoro, mercato, mass-media). Tra questi, in particolare, i vescovi rivolgono le critiche più dure allo sfruttamento dei lavoratori e all’evasione fiscale; significativa anche la preoccupazione che la ridefinizione dello stato sociale non metta a rischio il ruolo essenziale della collettività negli ambiti della salute e dell’educazione.
Originale: stampa (15.10.2003) da sito Internet: www.ecclesia.pt. Nostra traduzione dal portoghese.
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