Documenti, 11/2004, 01/06/2004, pag. 338
La carità di Cristo verso i migranti
La necessità di un aggiornamento della pastorale migratoria, a 35 anni dal motu proprio di Paolo VI Pastoralis migratorum cura e dalla relativa istruzione della Congregazione per i vescovi De pastorali migratorum cura, ha portato il Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti a pubblicare l’istruzione Erga migrantes caritas Christi, presentata il 14 maggio nella Sala stampa della Santa Sede.
L’evento della globalizzazione «ha aperto i mercati ma non le frontiere, ha abbattuto i confini per la libera circolazione dell'informazione e dei capitali, ma non nella stessa misura quelli per la libera circolazione delle persone»: alcuni fenomeni a esso collegati «continueranno a costituire, anche per gli anni a venire, altrettanti fattori di spinta e di espansione dei flussi migratori».
L’emigrazione causa alle persone e alle famiglie forti disagi, che la Chiesa deve cercare di alleviare con un’azione pastorale «fedele e allo stesso tempo aperta a nuovi sviluppi anche per quanto riguarda le nostre stesse strutture».
L’istruzione «intende rispondere soprattutto ai nuovi bisogni spirituali e pastorali dei migranti e trasformare sempre più l'esperienza migratoria in veicolo di dialogo e di annuncio del messaggio cristiano», senza trascurare di considerare le migrazioni odierne, data la loro composizione, in un’ottica ecumenica.
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