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Documenti, 11/2005, 01/06/2005, pag. 281

Domenica, giorno del risorto

mons. A. Comastri
La confessione di fede dei martiri di Abitene nel 304 d.C. è stato il tema dominante del XXIV Congresso eucaristico nazionale, celebrato dal 21 al 29 maggio scorso a Bari e concluso dal primo viaggio ufficiale fuori Roma del papa Benedetto XVI. Centralità del memoriale della Pasqua come risposta alla pervasiva e secolarizzata idea del week-end, inteso come mero termine di una settimana di lavoro che procede sempre uguale a se stessa, come ha bene messo a fuoco nella sua relazione mons. Comastri (22 maggio), vicario generale di sua santità per la Città del Vaticano. Ma l’eucaristia è centrale per la vita del cristiano anche perché «è sacramento dell’unità», anche se «i cristiani sono divisi, proprio nel sacramento dell’unità» – ha detto il papa nell’omelia a chiusura del congresso (29 maggio). E in risposta all’idea lanciata dalla relazione del card. Kasper (25 maggio), presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, di tenere nella «città ponte tra Occidente e Oriente» «un sinodo di vescovi greci e latini, un sinodo di riconciliazione», il papa ha ribadito la propria «volontà di assumere come impegno fondamentale quello di lavorare con tutte le energie alla ricostituzione della piena e visibile unità di tutti i seguaci di Cristo».

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