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Documenti, 13/2005, 01/07/2005, pag. 364

Manifestare pubblicamente

Comitato esecutivo dei vescovi spagnoli sul matrimonio
«Qualsiasi modifica dell’istituzione matrimoniale richiede una profonda riflessione e un ampio dialogo e consenso sociale» (Chiese e confessioni religiose in Spagna). «Ci troviamo di fronte a una questione di grande emergenza morale e sociale che esige dai cittadini, in particolare dai cattolici, una risposta chiara e incisiva attraverso tutti i mezzi legittimi» (Comitato esecutivo). Le recenti modifiche del Codice civile in tema di diritto matrimoniale, approvate il 29 (divorzio anche dopo tre mesi) e 30 giugno (matrimonio di coppie omosessuali) dal Parlamento spagnolo, hanno suscitato opposizione nelle Chiese e comunità religiose del paese, e un’ondata di proteste culminate nella manifestazione del 18 giugno promossa dall’associazione Forum per la famiglia. A documentazione del dibattito tenutosi nel paese pubblichiamo: il comunicato stampa Le principali confessioni religiose di Spagna si uniscono per chiedere al Parlamento che non si modifichi la regolamentazione giuridica del matrimonio (20.4.2005); la nota del Comitato esecutivo della Conferenza episcopale spagnola Sull’obiezione di coscienza di fronte a una legge radicalmente ingiusta che corrompe l’istituzione matrimoniale (5.5.2005); il testo dell’intervento radiofonico settimanale dell’arcivescovo di Madrid card. A.M. Rouco Varela sulla rete COPE, Sì, c’importa la famiglia, nell’ora più critica della sua storia (12.6.2005); la nota del Comitato esecutivo della Conferenza episcopale spagnola Sì, c’importa la famiglia! (9.6.2005); il comunicato dell’Ufficio stampa della Conferenza episcopale Di fronte all’eliminazione del matrimonio dal Codice civile, in quanto unione di un uomo e di una donna, e alla sua riduzione a mero contratto rescindibile unilateralmente (30.6.2005). Originali: stampe (4.7.2005) da sito Internet www.conferenciaepiscopal.es. Nostre traduzioni dallo spagnolo.

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