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Documenti, 5/2005, 01/03/2005, pag. 183

Riconoscimento reciproco del battesimo

Segretariato attività ecumeniche (SAE) Gruppo teologico
Se «le Chiese condividono, riguardo al battesimo, tutte le verità e i significati che abbiamo messo in luce, allora riteniamo che sia possibile, da parte di ciascuna Chiesa, il riconoscimento dei battesimi celebrati nelle altre Chiese». Il Gruppo teologico del Segretariato attività ecumeniche (SAE), con un breve documento elaborato tra il 2002 e il 2003 e pubblicato sul sito Internet dell’associazione alla fine del 2004, prende decisamente posizione a favore del riconoscimento reciproco del battesimo. La riflessione, condotta alla luce dei numerosi dialoghi sul battesimo degli ultimi decenni, soprattutto nel quadro della Commissione Fede e costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese, considera sia il valore in sé di un tale riconoscimento, in particolare per l’attuale prassi delle Chiese ortodosse e di quelle battiste, sia il suo significato prospettico, così da poter concludere che «il riconoscimento reciproco del battesimo da parte di tutte le Chiese che noi, con questo documento, vivamente caldeggiamo potrebbe costituire, dopo i dialoghi e la ricezione almeno parziale dei documenti che essi hanno prodotto (pensiamo in particolare al testo dedicato al battesimo nel BEM), il primo atto concreto di “edificazione” (Ef 4,12) ecumenica della comunità cristiana nel senso della bella parola apostolica: “Accoglietevi gli uni gli altri come anche Cristo ha accolto noi per la gloria di Dio” (Rm 15,7)».

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