D
Documenti
Documenti, 11/2006, 01/06/2006, pag. 347

A vent'anni dalla scomparsa di Altiero Spinelli

Tommaso Padoa Schioppa
«A 65 anni dalla stesura del Manifesto di Ventotene… si deve ripartire dal nesso stretto che ognuno di noi deve realizzare – nella propria persona di cittadino, quale che sia il livello di responsabilità affidatogli – tra storia personale e azione storica». Solo così «l’Europa può superare il momento di difficoltà in cui si trova», e di diffusa sfiducia nei confronti delle sue istituzioni. Altiero Spinelli, di cui il neo-ministro dell’Economia e delle finanze, Tommaso Padoa Schioppa, ha ricordato i vent’anni dalla morte nell’intervento tenuto il 21 maggio al convegno organizzato a Ventotene dal Movimento federalista europeo pe l’occasione, seppe declinare questo nesso con una sapiente «combinazione fra la grande visione e il realismo». Spinelli distingueva, infatti, «fra capi e consiglieri: i capi sono quelli che hanno l’obbligo, quasi l’imperativo dell’opportunismo, il dovere di capire qual è il limite di ciò che si può ottenere in un particolare momento; i consiglieri sono quelli cui spetta il compito di guardare lontano, di non perdere di vista la meta a cui ci si dirige. Spinelli è stato capo e consigliere, tutta la vita».

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.