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Documenti, 17/2006, 01/10/2006, pag. 576

I preti collaborazionisti

Memorandum dei vescovi polacchi
«Desideriamo ricordare che la collaborazione libera e cosciente con i nemici della Chiesa e della religione è peccato». «L’essenza del male della collaborazione con i nemici della Chiesa consiste nella libera sottomissione al potere totalitario e nel mettersi a sua disposizione». «La verità sul peccato dove condurre il cristiano a un riconoscimento personale della colpa, al pentimento, alla confessione della colpa – e anche alla confessione pubblica se ce n’è bisogno – e quindi alla penitenza e alla riparazione». «Nella Chiesa non c’è invece posto per la rivalsa, la vendetta, la prostrazione dell’uomo, anche se è un peccatore». Sono i giudizi di fondo del Memorandum dell’episcopato polacco sulla collaborazione di alcuni sacerdoti con gli organi di sicurezza in Polonia negli anni 1944-1989, un fenomeno che ha interessato circa il 15% dell’intero presbiterio. È il primo documento sulla questione delle Chiese, non solo cattoliche, dell’area ex comunista. L’analisi della situazione introduce l’argomentata valutazione etico-religiosa, il riconoscimento dei gradi della collaborazione e le indicazioni sulle vie della riparazione. Cf. ampiamente Regno-att. 16,2006, 522s. Stampa (25.9.2006) da sito Internet www.episkopat.pl.

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