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Documenti, 21/2006, 01/12/2006, pag. 707

Verso un islam moderno? Il dibattito interno all'islam turco sul tema della «riforma»

X. Jacob
L’islam turco, forte di 75 milioni di persone, non è un islam arabo e si propone con un profilo proprio. Lo studio ne illumina alcuni elementi centrali a partire dai dibattiti dei teologi e giuristi islamici (ci sono in Turchia 22 facoltà musulmane). Sulla possibilità di una riforma per l’islam si raccolgono voci prevalentemente contrarie, anche se non si esclude la domanda e la ricerca, in particolare quando più che di riforma si parla di aggiornamento o di interpretazione. È possibile un ritorno all’islam originario, una diversa distribuzione delle preghiere quotidiane, una pratica meno rigida del ramadan, l’uso nella preghiera della lingua turca al posto dell’arabo, alimentarsi con carne di maiale, accettare l’interdizione del velo e ipotizzare la salvezza anche per i non musulmani? Le risposte prevalentemente negative lasciano spazio tuttavia a un’importante decisione dell’Assemblea consultiva sui problemi religiosi attuali, quella cioè d’introdurre le scienze filosofiche, storiche e testuali nell’approccio al Corano. L’autore dello studio è un sacerdote assunzionista francese che vive in Turchia dal 1959 (cf. nota a p. 711).

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