D
Documenti
Documenti, 13/2008, 01/07/2008, pag. 450

Fede e globalizzazione. Conferenza di Tony Blair nella cattedrale di Westminster

T. Blair
La fede è un fattore «dinamico, moderno e ricco di rilevanza per il presente». Ma perché essa possa effettivamente esprimere tutte le sue potenzialità dev’essere preservata dall’«estremismo – la fede come strumento di esclusione – e dall’irrilevanza» – la fede secondo una «visione estetizzante o storicizzante», in altre parole relativista. Così l’ex primo ministro inglese Tony Blair, che rese pubblico il suo passaggio alla piena comunione con la Chiesa cattolica poco dopo la fine del suo mandato nel giugno 2007, parla della sua visione della fede oggi aprendo il ciclo di conferenze – «The Cardinal’s Lectures» – volute dal card. Murphy O’Connor (la cui relazione a chiusura del ciclo è stata pubblicata in Regno-att. 12,2008,375ss) e tenute a Westminster tra aprile e maggio scorsi. La tesi di Blair ha più di un riferimento in comune con la «concezione aperta e tollerante della religione» più volte ribadita anche dal presidente francese Nicolas Sarkozy in alcune recenti occasioni (cf. qui a p. 453).

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.