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Documenti, 15/2008, 01/09/2008, pag. 508

Lambeth 2008. Un cammino per l’avvenire. Dichiarazione della GAFCON.

Global Anglican Future Conference
Le ombre scismatiche che aleggiavano sulla Comunione anglicana sin dalla vigilia della celebrazione della XIV Conferenza di Lambeth (16.7-3.8.2008; Regno-att. 14,2008,452) si sono dissolte, ha dichiarato l’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams nel discorso conclusivo (qui a p. 517), ma a quale prezzo? Anche se rimane aperto il dialogo con l’ala della Comunione che, nella riunione di fine giugno a Gerusalemme, si è autodefinita «movimento» della Global Anglican Future Conference (più di 200 vescovi, cf. qui a p. 508), sul versante del dialogo ecumenico, lo «scoraggiamento» da parte cattolica s’accompagna all’ammissione che «il dialogo ha fatto un passo indietro» (discorso del card. Kasper, qui a p. 511); il documento conclusivo, per parte sua, dopo un approfondito confronto in piccoli gruppi, chiamati indaba (cf. box qui a p. 507), ha assunto la forma di Conversazioni e riflessioni (qui a p. 504) e non quella tradizionale di Risoluzioni. I consensi più forti, concentrati sulla necessità d’istituire un «Consiglio pastorale a sostegno delle minoranze», d’ottimizzare gli Strumenti di comunione e di raggiungere un accordo su un Patto, saranno i temi all’ordine del giorno del Consiglio consultivo anglicano e dell’Assemblea dei primati che si terranno entrambi nel 2009.

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