Documenti, 5/2008, 01/03/2008, pag. 170
Religioni e laicità, due radici per la Francia. Discorso del presidente francese Sarkozy
«Le radici della Francia sono essenzialmente cristiane»: il cuore del
discorso del presidente della Repubblica francese alla cerimonia per il
conferimento il 20 dicembre scorso del titolo di «protocanonico d’onore» del capitolo della basilica di San Giovanni in Laterano, da sempre riservato ai capi di stato francesi, ha toccato temi cari al recente magistero
pontificio sull’Europa, suscitando contemporaneamente in patria un vivace dibattito. È sbagliato «privare la Francia delle sue radici cristiane», ma occorre ammettere che si è «cercato di farlo», anche se non si sarebbe dovuto – ha detto Sarkozy, rivolgendosi al card. Ruini – arciprete della basilica –, ai cardd. Etchegaray, Tauran e Poupard, a mons. Mamberti e ai seminaristi francesi presenti a Roma. Il secondo perno del discorso è stato naturalmente quello della laicità: essa «è un fatto imprescindibile nel nostro paese», anche se «la sua applicazione ha provocato nei cattolici francesi sofferenze... E tuttavia nessuno più contesta che il regime francese di laicità sia oggi una libertà: libertà di credere o non credere, di praticare una religione e di cambiarla, di non essere offesi nella propria sensibilità da pratiche ostentatrici», facendo riferimento alla recente normativa nazionale in materia.
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