Documenti, 21/2009, 01/12/2009, pag. 709
La «pastoral provision» del 1980
«Nel giugno 1980», scrive la Congregazione per la dottrina della fede (CDF) in una dichiarazione dell’1.4.1981 (EV 7/1213), «la Santa Sede (…) espresse parere favorevole alla richiesta presentata dai vescovi degli Stati Uniti d’America in merito all’ammissione alla piena comunione con la Chiesa cattolica di alcuni membri del clero e del laicato appartenenti alla Chiesa episcopaliana (anglicana). La risposta della Santa Sede all’iniziativa di questi episcopaliani include la possibilità di un “provvedimento pastorale (pastoral provision)” mediante il quale viene permessa, a coloro che lo desiderano, una comune identità conservando alcuni elementi della loro eredità». Tale «provvedimento pastorale» (definito in una lettera dell’allora prefetto della CDF card. Franjo Seper all’allora presidente della Conferenza dei vescovi cattolici USA John R. Queen, 22.6.1980, prot. n. 66/77) rappresenta il principale precedente delle istituzioni previste dall’Anglicanurum coetibus (cf. il testo di p. Ghirlanda qui alle pp. 711-715), per cui ci pare utile proporre qui la parte principale della suddetta lettera in una nostra traduzione italiana (originale inglese: www.atonementonline.com). «L’ingresso di queste persone nella Chiesa cattolica», precisava la dichiarazione della CDF del 1981, «deve essere inteso come la “riconciliazione delle singole persone che desiderano la piena comunione cattolica”, secondo quanto previsto dal decreto sull’ecumenismo (n. 4) del concilio Vaticano II». Per ulteriori informazioni sul passato e il presente della «pastoral provision» negli USA, si può visitare il sito www.pastoralprovision.org.
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