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Documenti, 15/2010, 01/09/2010, pag. 497

Il dolore che dà senso. F. D'Agostino alla IV Assemblea generale di Scienza & vita - 22.5.2010

F. D'Agostino
La principale insufficienza del pensiero moderno si rivela di fronte alla sofferenza (cf. anche Regno-att. 14,2010,459ss e in questo numero a p. 484), afferma il filosofo e presidente onorario del Comitato nazionale per la bioetica F. D’Agostino nella lectio magistralis «La sofferenza come problema relazionale», tenuta alla IV Assemblea generale dell’associazione Scienza & vita il 22 maggio scorso. Nella critica al dolorismo, che si è sviluppata con il progredire della medicina, sembrano infatti percorribili solo due vie tra loro prossime: o la negazione – il «pensare il male» equivale a «pensare male» – o l’elusione del dolore. L’illusione dell’immortalità portata dalle sempre nuove possibilità della tecnica, una volta rivelatasi per quello che è, riduce il percorso verso la morte a mere procedure, e talora l’affretta: «la burocratizzazione del morire giunge in questo modo al suo pieno compimento, in un mondo he, avendo perso l’illusione di poter sconfiggere il dolore, si compiace della sua abilità a eluderlo».

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