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Documenti, 15/2010, 01/09/2010, pag. 503

La teologia e le scienze della cultura. Documento di confronto di un gruppo di teologi cattolici

Aa. Vv.
La teologia accademica si trova oggi davanti alla sfida di ripensare e rideterminare la propria auto-comprensione. Per uno sviluppo ulteriore della teologia nel contesto della contemporaneità assume un significato decisivo il confronto con le scienze della cultura. Il gruppo di progetto «Determinazione della collocazione: teologia e scienze della cultura», che opera all’interno del Collegio di ricerca teologica presso l’Università di Erfurt, il 10 giugno ha pubblicato su questo tema un breve documento, intitolato Scienza e cultura. Una proposta di confronto da parte di teologi cattolici, volto ad aprire un confronto e un dialogo critico sulla collocazione della teologia nel concerto dei saperi scientifici universitari. L’intenzione è quella di sondare il rilievo reciproco che possono avere scienze della cultura e teologia, e come si possa elaborare una referenza mutuale tra queste discipline accademiche rispetto alla situazione concreta del mondo contemporaneo.

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Documenti, 2011-13

Il destino dei ghiacciai di montagna nell'Antropocene. Rapporto Pontificia accademia delle scienze

Aa. Vv. Gruppo di lavoro incaricato dalla Pontificia accademia delle scienze
«L’umanità ha creato l’era dell’Antropocene e con essa deve ora convivere. Questo richiede però una nuova consapevolezza dei rischi che le azioni dell’uomo stanno avendo sulla Terra e sui suoi sistemi, inclusi i ghiacciai». Un gruppo di scienziati, convocato dalla Pontificia accademia delle scienze, si è riunito in Vaticano dal 2 al 4 aprile 2011 «per discutere del destino dei ghiacciai (…) e per considerare gli interventi necessari a stabilizzare il cambiamento climatico che li sta influenzando». La dichiarazione ufficiale al termine dei lavori «è un avvertimento all’umanità e una richiesta di intervento immediato – per mitigare il riscaldamento globale, per proteggere i ghiacciai e altri ecosistemi vulnerabili, per valutare i rischi climatici globali e locali», ma anche «per prepararsi e adattarsi a quegli impatti climatici che non possono essere mitigati». Tra i fenomeni cui occorrerà prepararsi, quello dei cosiddetti «rifugiati ambientali», ovvero di coloro che saranno «costretti ad abbandonare la loro terra d’origine per motivi legati (…) al degrado dell’ambiente», è uno dei temi centrali del messaggio pubblicato dalla CEI (12.6.2011) in vista della VI Giornata per la salvaguardia del creato (cf. riquadro alle pp. 398-399).
Attualità, 2011-12

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Aa. Vv.
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Aa. Vv.