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Documenti, 11/2011, 01/06/2011, pag. 363

Comunione e discernimento per il bene del paese. Dare voce al paese sano: Prolusione

A. card. Bagnasco
«La politica che ha oggi visibilità è, non raramente, inguardabile (…). La gente è stanca di vivere nella rissa e si sta disamorando sempre più». È stato questo, in pieno clima elettorale (cf. Regno-att. 10,2011,296ss), il passaggio più ripreso dalla prolusione con la quale il card. Bagnasco ha aperto l’Assemblea generale della CEI, celebrata a Roma dal 23 al 27 maggio. Diversi i temi affrontati a partire da una rilettura della «sublime testimonianza» di Giovanni Paolo II a pochi giorni dalla sua beatificazione. La questione giovanile ha avuto ampio spazio sia nella prolusione che nei lavori d’Assemblea: sul versante dell’impegno educativo e culturale, con riferimento agli Orientamenti pastorali; in vista dell’ormai prossima Giornata mondiale della gioventù; per l’angosciante situazione del lavoro che, mancante o precario, compromette «la tranquillità delle persone, la progettualità delle famiglie e il futuro dei giovani». I vescovi hanno inoltre «esaminato e approvato la seconda parte dei materiali della terza edizione italiana del Messale romano», nonché – in preghiera col papa – «rinnovato l’affidamento dell’Italia alla vergine Madre», nel 150° anniversario dell’unità politica (cf. riquadro alle pp. 366-367).

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La gioia di un incontro atteso

A. card. Bagnasco
Giovedì 23 maggio, alle ore 18, papa Francesco ha presieduto la solenne Professione di fede dell’episcopato italiano, riunito nella LXV Assemblea generale. All’inizio della celebrazione nella Basilica vaticana il presidente della CEI, card. Angelo Bagnasco, ha rivolto al papa il seguente indirizzo di saluto.
Documenti, 2012-15

Ora di religione: due nuove intese. Intesa sugli insegnanti

CEI, MIUR, A. card. Bagnasco, F. Profumo
Lo scorso 28 giugno, presso la sede della Conferenza episcopale italiana, il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, Francesco Profumo, e il presidente della CEI, card. Angelo Bagnasco, hanno firmato una duplice intesa. Si tratta della nuova Intesa per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche e dell’Intesa sulle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole superiori. La prima, che aggiorna quella precedente sottoscritta il 14 dicembre 1985, «di fatto abroga e sostituisce il punto 4 della precedente e ne aggiorna il lessico di tipo scolastico». Essa risponde all’esigenza di «adeguare i profili di qualificazione e i titoli di studio al nuovo ordinamento degli Istituti superiori di scienze religiose» e di «armonizzare il percorso formativo richiesto per l’insegnamento della religione cattolica con quanto previsto in Italia per l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado». La seconda, con la quale «si adeguano le indicazioni didattiche al nuovo ordinamento del secondo ciclo di istruzione e formazione», si articola in quattro distinti documenti relativi ai licei, agli istituti tecnici, agli istituti professionali e ai percorsi dell’istruzione e formazione professionale.
Documenti, 2012-15

I profili degli insegnanti

CEI, MIUR, A. card. Bagnasco, F. Profumo
Lo scorso 28 giugno, presso la sede della Conferenza episcopale italiana, il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, Francesco Profumo, e il presidente della CEI, card. Angelo Bagnasco, hanno firmato una duplice intesa. Si tratta della nuova Intesa per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche e dell’Intesa sulle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole superiori. La prima, che aggiorna quella precedente sottoscritta il 14 dicembre 1985, «di fatto abroga e sostituisce il punto 4 della precedente e ne aggiorna il lessico di tipo scolastico». Essa risponde all’esigenza di «adeguare i profili di qualificazione e i titoli di studio al nuovo ordinamento degli Istituti superiori di scienze religiose» e di «armonizzare il percorso formativo richiesto per l’insegnamento della religione cattolica con quanto previsto in Italia per l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado». La seconda, con la quale «si adeguano le indicazioni didattiche al nuovo ordinamento del secondo ciclo di istruzione e formazione», si articola in quattro distinti documenti relativi ai licei, agli istituti tecnici, agli istituti professionali e ai percorsi dell’istruzione e formazione professionale.