Documenti, 11/2011, 01/06/2011, pag. 349
Nel silenzio la Parola. Lettera pastorale di mons. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze
«Il silenzio come mistero gravido di futuro e la parola come rivelazione sono l’intreccio della nostra esperienza di Dio». Sul rapporto tra la parola e il silenzio e sul valore teologale della loro relazione è intessuta la prima lettera pastorale da arcivescovo di Firenze di mons. Giuseppe Betori. Nella lettera, datata significativamente all’ultimo Sabato santo (23.4.2011) e diffusa agli inizi di maggio, si sottolinea come il frastuono, che soffoca oggi ogni spazio di silenzio, renda urgente rieducarsi a «nutrire la parola», compresa quella di verità del Vangelo, «del dovuto silenzio», spazio nella cui potenza – «che vuole quasi garantirci che c’è un ineffabile» – si affaccia l’inesauribile mistero dell’esistenza. «Il silenzio è anche il vertice della comunicazione stessa di Dio. Egli – prosegue Betori – non solo ci parla nel silenzio, ma anche attraverso il silenzio», come nel mistero, così vicino alla spiritualità contemporanea, del Sabato santo, giorno del nascondimento di Dio e insieme «grembo fecondo della sua nuova creazione». E conclude: «La fiducia nel silenzio e, al tempo stesso, nella parola (…) apre l’accesso al potere salvifico del colloquio di Dio con l’umanità».
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