Documenti, 17/2011, 01/10/2011, pag. 552
Terrorismo come sfida etica. I vescovi tedeschi a dieci anni dall’11 settembre 2001
Gli eventi dell’11 settembre 2001 hanno una portata periodizzante: a partire da quella data da un lato lo stato di diritto è stato posto di fronte alla necessità di reagire a un nuovo tipo di minaccia senza porre in discussione i propri principi fondanti, e dall’altro la Chiesa si è trovata a vagliare il proprio insegnamento tradizionale sulla pace, dovendo reagire alla convinzione di molti che gli attacchi terroristici lo avessero ormai messo in discussione. Nel documento Terrorismo come sfida etica. Dignità dell’uomo e diritti umani, pubblicato il 5 settembre 2011, i vescovi tedeschi tracciano un bilancio critico, benché provvisorio, della politica degli stati occidentali dopo l’«11 settembre», e tentano di offrire dei criteri di valutazione aggiornati in tema di «pace nell’epoca del terrorismo». La prospettiva suggerita va verso uno spostamento del problema nell’ambito del diritto internazionale e una relativizzazione della sovranità statale, che non si esaurisca nell’affermazione e difesa degli interessi dello stato, ma consideri suo compito prioritario la responsabilità per la dignità dell’uomo e per i diritti umani.
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