Documenti, 1/2012, 01/01/2011, pag. 56
La nozione di embrione umano. La Corte di giustizia dell'Unione Europea
Dovendo dirimere un contenzioso legale relativo a un brevetto sulla produzione di «cellule progenitrici nervose (…) a partire da cellule staminali embrionali», la Corte di giustizia federale tedesca ha fatto ricorso alla Corte di giustizia dell’Unione Europea per un’«interpretazione giuridica» della direttiva comunitaria sulla protezione delle invenzioni biotecnologiche (98/44/CE). Lo scorso 18 ottobre la Corte ha emesso la sua sentenza a partire dalle questioni poste dal giudice tedesco, in primo luogo l’in terpretazione della nozione di «embrione umano» al fine di «stabilire l’ambito del divieto di brevettabilità» previsto dalla normativa europea, e la necessità di decretare «se la nozione di “utilizzazione di embrioni umani a fini industriali o commerciali” (…) includa anche l’utilizzazione di embrioni umani a fini di ricerca scientifica». Pur precisando di essersi limitata «a un’interpretazione giuridica delle pertinenti disposizioni della direttiva europea» sui limiti alla brevettabilità, la Corte ha di fatto offerto una definizione «in senso ampio» di «embrione umano» che esprime una prospettiva bioetica le cui ricadute sugli sviluppi della ricerca scientifica saranno inevitabili (cf. Regno-att. 18,2011,592).
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