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Documenti, 1/2012, 01/01/2011, pag. 46

Le industrie estrattive e la missione della Chiesa. Seminario internazionale del CELAM

Dipartimento Giustizia e solidarietà del Consiglio episcopale latinoamericano
Le imprese minerarie «agiscano con responsabilità sociale e ambientale, rispettino i contratti firmati, vigilino sulla sicurezza e la salute dei lavoratori e riconoscano loro una giusta retribuzione», e lo stato verifichi «che tutto proceda come deve: funzione questa che va eseguita con imparzialità, rigore tecnico e trasparenza» (n. 43). Queste severe richieste giungono al termine del «documento conclusivo» del seminario internazionale «Le industrie estrattive e la missione della Chiesa», diffuso il 5 luglio scorso dal Dipartimento Giustizia e solidarietà del Consiglio episcopale latinoamericano (CELAM) dopo aver riunito dal 14 al 16 giugno a Chaclacayo (Perù), con l’appoggio di Misereor, rappresentanti ecclesiali, dei movimenti sociali e delle istituzioni accademiche di 17 paesi. Non meno severa l’analisi da cui esse sono scaturite: «si è constatata una condotta irresponsabile da parte delle imprese transnazionali», che «non rispettano gli standard sociali e ambientali richiesti a livello internazionale», mentre «molti stati nazionali rimangono indifferenti e inerti» (n. 8).

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