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Documenti, 19/2014, 01/11/2014, pag. 601

Un uragano di speranza

Ai partecipanti all'Incontro mondiale dei movimenti popolari

Francesco
Martedì 28 ottobre papa Francesco incontra i partecipanti all’Incontro mondiale dei movimenti popolari. Il discorso che pronuncia ha toni appassionati e attraversa molti temi a lui cari: la questione dei poveri e la loro dignità; i diritti fondamentali (terra, casa e lavoro) e la «cultura dello scarto»; la pace e l’ecologia. Risponde, in modo diretto, all'accusa di essere «comunista»: «Questo nostro incontro risponde a un anelito molto concreto (…); un anelito che dovrebbe essere alla portata di tutti, ma che oggi vediamo con tristezza sempre più lontano dalla maggioranza della gente: terra, casa e lavoro. È strano, ma se parlo di questo per alcuni il papa è comunista. Non si comprende che l’amore per i poveri è al centro del Vangelo». La riflessione sul creato, inoltre, offre al papa l’oc- casione di annunciare pubblicamente l’imminente enciclica sull’ecologia. La conferma dell’interesse per il creato in senso ampio – l’ambiente, la responsabilità dell’uomo, gli effetti negativi dello sfruttamento delle risorse sulle persone – ritorna nella parte finale del discorso alla Pontificia accademia delle scienze (27 ottobre) e nell'omelia della solennità di Ognissanti al cimitero del Verano (1° novembre).

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Vaticano: taglio alle pensioni

Francesco

Il 21 novembre è stata pubblicata una Lettera di papa Francesco al Collegio cardinalizio e ai prefetti e responsabili delle istituzioni curiali, degli uffici della curia romana e delle istituzioni collegate con la Santa Sede per chiedere una ristrutturazione del Fondo pensionistico, a causa di un «grave squilibrio prospettico del Fondo», per cui «l’attuale sistema non è in grado di garantire nel medio termine l’assolvimento dell’obbligo pensionistico per le generazioni future» (www.vatican.va).

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L’importanza dello studio della storia

Lettera sul rinnovamento dello studio della storia della Chiesa

Francesco

Dopo aver raccomandato a tutti i cristiani, ma soprattutto ai seminaristi e ai preti, la lettura di romanzi e poesie per avere «un accesso privilegiato… al cuore della cultura umana e più nello specifico al cuore dell’essere umano» (cf. Regno-doc. 15,2024,449), papa Francesco ha pubblicato il 21 novembre una Lettera sul rinnovamento dello studio della storia della Chiesa. In essa si riprendono e approfondiscono alcuni richiami già fatti dal papa in passato, collocati nel quadro del rinnovamento conciliare, linea di fondo del pontificato.

Oltre a occuparsi dello studio della storia come principio di resistenza a «presentismo», revisionismi, cancel culture e manipolazione tendenziosa delle memorie, la lettera si concentra in particolare sullo studio della storia della Chiesa, affrancandolo definitivamente da ogni esigenza apologetica che nel passato ne ha limitato la libertà di ricerca, e sottomettendolo invece all’esigenza del rigore scientifico secondo i principi propri della storiografia. Contemporaneamente sottrae questa disciplina al ruolo secondario che ha sempre avuto rispetto alla teologia (e che forse mantiene ancora nella costituzione apostolica Veritatis gaudium del 2018 circa le università e le facoltà ecclesiastiche).

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Ad Ajaccio: pace nel Mediterraneo

Francesco

Nel suo viaggio apostolico del 15 dicembre ad Ajaccio, in Corsica, per la conclusione del congresso «La religiosité populaire en Mediterranée» papa Francesco ha incontrato vescovi francesi, sacerdoti, diaconi e religiosi nella cattedrale di Santa Maria Assunta. Al termine del discorso ha levato una preghiera per la pace nel Mediterraneo (www.vatican.va)