Documenti, 3/2014, 01/02/2014, pag. 109
La vera situazione della Chiesa. Per la visita «ad limina»
«Siamo convinti che, se la comunità di fede locale occupa un posto centrale nella Chiesa, quest’ultima sarà in grado di tornare a crescere». Un’ecclesiologia «dal basso» è quella che sorregge questa ferma denuncia che un’associazione di circa 4.000 laici di Utrecht, la Bezield Verband, insieme a una sessantina di docenti riuniti nel Professoren Manifest, ha fatto pervenire a papa Francesco in vista della visita ad limina dei vescovi dei Paesi Bassi, avvenuta il 2 dicembre scorso (cf. riquadro a p. 113). Oggetto della denuncia, la decisione di rispondere al calo della pratica liturgica e delle risorse finanziarie (ma soprattutto delle vocazioni sacerdotali, dicono i laici) con una politica di drastica soppressione delle parrocchie, fuse in poche «megaparrocchie» dette «luoghi di speranza», e di vendita degli edifici di culto, attuata con modalità autoritarie e foriera, sempre secondo gli autori del documento, di ulteriori abbandoni da parte dei fedeli. «Dal basso» è anche l’alternativa proposta: decentramento, autonomia delle singole comunità nel decidere del proprio destino (e dei propri beni, a partire dagli immobili), collaborazione tra parrocchie, valorizzazione dei laici.
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